Israele costretto al cessate il fuoco.

Dopo aver affrontato pressioni politiche e militari su diversi fronti, Israele ha approvato un accordo con il Movimento di Hamas. Questo accordo prevede un cessate il fuoco temporaneo nella Striscia di Gaza e il rilascio di alcuni prigionieri palestinesi.

Il gabinetto di Israele ha votato a favore dell'accordo, che garantirà il rilascio di circa 50 ostaggi rapiti a Gaza durante l'attacco di Hamas del 7 ottobre. Gli ostaggi, principalmente donne e bambini, saranno rilasciati in gruppi di 12-13 persone al giorno. In cambio, Israele rilascerà 150-300 donne e minori palestinesi dalle sue prigioni e li riporterà nei luoghi in cui vivevano.

L'accordo prevede anche la sospensione dei combattimenti per quattro giorni e l'ingresso di carburante nella Striscia di Gaza. Durante questo periodo, l'esercito israeliano non potrà utilizzare i droni per raccogliere informazioni sulle attività a Gaza. Nonostante il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu abbia dichiarato che la guerra contro Hamas continuerà fino a quando tutti gli obiettivi di Israele non saranno raggiunti, l'accordo è stato visto come una vittoria per Hamas e un colpo agli sforzi bellici israeliani.

Nel frattempo, Israele ha dovuto affrontare maggiori pressioni su altri fronti, come gli attacchi di Hezbollah dal Libano meridionale e la chiusura dello stretto di Bab-el-Mandeb da parte degli Houthi in Yemen. Anche gli attacchi alle basi statunitensi in Siria e Iraq sono aumentati, costringendo Washigton a rivedere la sua posizione a sostegno dell'invasione della Striscia di Gaza da parte di Israele.

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