L'esercito Israeliano paga un Prezzo Pesante a Gaza
Israele incontra una dura resistenza nella striscia di Gaza.
Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno subito gravi danni durante l'avanzata nella Striscia di Gaza a causa della tenace opposizione incontrata dal Movimento di Hamas e dalle altre fazioni armate palestinesi.
L'IDF ha avviato le sue operazioni di terra il 27 ottobre, procedendo lungo al-Rasheed Street sulla costa di Gaza, vicino alla città di Beit Lahia nella parte nord-orientale della Striscia e a Wadi Gaza, esattamente a sud della città di Gaza.
Le truppe israeliane hanno incontrato una dura resistenza da parte dei combattenti palestinesi, i quali hanno preso di mira numerosi veicoli utilizzando proiettili a lancio, missili controcarri (ATGM) e ordigni esplosivi improvvisati (IED). Inoltre, sono stati utilizzati droni, razzi e mortai per attaccare i campi militari delle truppe israeliane all'interno e nei dintorni di Gaza.
Il 31 ottobre, l'IDF ha riportato la morte di due soldati dell'84° Brigata "Givati" durante gli scontri a Gaza. Il 1° novembre, l'IDF ha ammesso che 11 soldati della medesima brigata sono deceduti dopo che un veicolo corazzato Namèr su cui si trovavano è stato distrutto a Gaza da un ATGM. Altri due soldati del 77° battaglione corazzato "Oz" della 7° brigata corazzata sono stati uccisi dopo che il loro carro armato è stato distrutto da un ordigno nella Striscia. Questo battaglione opera esclusivamente con carri armati avanzati Merkava Mark 4M. Nello stesso giorno, un altro soldato del 749° Battaglione della Brigata "Bislamàch" è stato ucciso dai colpi di mortaio al confine con Gaza.
Il giorno successivo, il 2 novembre, un comandante del battaglione della Brigata "Etziòni" è stato ucciso durante gli scontri all'interno di Gaza, secondo quanto riportato dall'IDF. A partire dal 2 novembre, l'avanzata dell'IDF in al-Rasheed Street e nelle vicinanze della città di Beit Lahia è stata fermata a causa della persistente resistenza palestinese. Tuttavia, le truppe israeliane sono riuscite ad ampliare il loro controllo su Wadi Gaza, raggiungendo un punto situato a meno di un chilometro dalla spiaggia di Gaza.
Il principale obiettivo dell'IDF sembra essere quello di circondare e successivamente occupare la parte settentrionale della Striscia di Gaza, inclusa la città di Gaza. Fino ad ora, le truppe israeliane hanno principalmente fatto progressi nelle aree rurali e in quelle aperte.
Per raggiungere i loro obiettivi, dovranno entrare in zone urbane ad alta densità, dove si prevedono inevitabili perdite umane e materiali significative. Israele ha già intensificato gli attacchi alle aree urbane nel nord di Gaza nel tentativo di evacuare i civili rimanenti e aprire la strada alle sue truppe.
Dai rapporti preliminari pare che più di 1.000 civili siano stati uccisi o feriti in un solo attacco al campo profughi di Giabalia il 31 ottobre. Le recenti perdite subite da Israele e i pesanti bombardamenti contro i civili probabilmente incoraggeranno i combattenti palestinesi nel nord di Gaza a resistere fino alla morte.
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